100% Italian Taste
21/11/2019 Autore: Redazione ANRA
ANRA supporta la certificazione “ITA0039” e sottoscrive con Asacert un accordo per promuovere la tutela della filiera agroalimentare e della ristorazione italiana all’estero. Tra i sottoscrittori anche Coldiretti e Filiera Agricola Italiana
Il patrimonio agroalimentare italiano è unico al mondo per qualità e varietà, ed è anche il più contraffatto. Negli ultimi anni si è imposto all’attenzione internazionale il cosiddetto fenomeno dell’“Italian Sounding”, ovvero l’utilizzo di nomi, immagini, marchi e denominazioni geografiche che evocano l’Italia per commercializzare beni che con il nostro Paese non hanno nulla a che fare. La popolarità dei nostri prodotti ha fatto sì che negli anni questa economia parallela crescesse, sottraendo quote di mercato a quelli originali e determinando pesanti danni per le aziende italiane, oltre a costituire una forma di concorrenza sleale e di truffa nei confronti dei consumatori.
Lo stesso meccanismo, per quanto meno studiato e approfondito, lo si ritrova nel settore della ristorazione e, più in generale, in tutti gli ambiti afferenti alla somministrazione di bevande e alimenti. Esattamente come esistono aziende alimentari estere che utilizzano impropriamente segni distintivi, colori e icone italiane, ingannando il consumatore, sono sempre più numerosi i ristoranti che sono italiani solo di nome e di “facciata”, perché magari ostentano la bandiera tricolore nel loro brand, ma poi le materie prime, il personale, la tradizione culinaria e la proposta enogastronomica nulla hanno a che vedere con il Paese che pubblicizzano.
A livello mondiale, il giro d’affari annuo dell’Italian Sounding è stimato in circa 54 miliardi di euro (147 milioni al giorno), oltre il doppio dell’attuale valore delle esportazioni italiane di prodotti agroalimentari (23 miliardi di euro). Ciò significa che almeno due prodotti italiani su tre commercializzati all’estero sono fake. Le aziende estere che utilizzano impropriamente segni distintivi e descrizioni informative e promozionali che si rifanno in qualche modo all’Italia adottano tecniche di mercato che inducono il consumatore ad attribuire ai loro prodotti caratteristiche di qualità italiana che in realtà non posseggono, concorrendo slealmente nel mercato ed acquisendo un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza, non solo italiana. Nell’ambito della ristorazione si assiste ad un fenomeno analogo: sono diffusi e largamente fruiti ristoranti, pizzerie, gelaterie e cafè che non hanno nulla di “Made in Italy” pur richiamandosi nel nome, nei simboli e nella proposta gastronomica all’Italia.
Come difendere il marchio Italia? La certificazione “ITA0039 | 100 % Italian Taste Certification” è nata proprio con l’obiettivo di tutelare, promuovere e valorizzare la “vera” italianità all’estero nell’ambito della ristorazione e della distribuzione enogastronomica. Progettata da Asacert, sottoscritta e supportata da ANRA, la certificazione attribuisce alle strutture un punteggio, un rating di italianità, sulla base di una serie di criteri selettivi tra cui:
“Il settore gastronomico rappresenta un modello importantissimo per l’intero comparto industriale italiano. Grazie all’impegno quotidiano degli ambasciatori di italianità attivi nel settore della ristorazione, gli stakeholder stranieri percepiscono il prodotto italiano nella sua globalità come sinonimo di eccellenza” ha dichiarato il presidente ANRA, Alessandro De Felice, in occasione della cerimonia di premiazione del primo Gruppo ufficialmente certificato ITA0039 nel Regno Unito, San Carlo Group Restaurants. “Il supporto di ANRA alle attività di certificazione di ITA0039 | 100% Italian Taste, rappresenta un contributo cruciale al potenziamento e all’affidabilità del protocollo. L’intesa, rappresenta un’ulteriore liaison tecnico-strategica, con un partner con cui condividere una visione innovativa anche sul futuro della tutela del comparto agroalimentare italiano all’estero” dichiara il Managing Director ASACERT, Fabrizio Capaccioli.