Il management del post pandemia
05/09/2020 Autore: Fabrizio Capaccioli - Managing Director Asacert
La fase di ripartenza delle imprese avviene sotto la minaccia della responsabilità per un eventuale contagio sul luogo di lavoro. Lo sforzo per assecondare le linee guida in materia di protezione dei lavoratori può essere certificato
Il Management del post pandemia passa per la minimizzazione dei suoi effetti, a patto che ci sia una guida capace di indirizzare, di supportare o almeno di non ostacolare questo faticoso processo.
ASACERT ha deciso di supportare le aziende italiane con nuovi servizi specifici per affrontare questa straordinaria occasione, ideando l’attestazione Covid Protection, che consente alle organizzazioni di rientrare nella propria comfort zone produttiva. Un pacchetto di strumenti che fanno luce nel tunnel delle misure varate dal legislatore, per rispondere con chiarezza e incisività ai leciti dubbi di imprenditori e professionisti alla ricerca di un difficile equilibrio tra le complesse procedure anti-contagio, il riavvio delle attività produttive, i potenziali conteziosi giudiziari in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e livelli di produttività apprezzabili.
Troppo poche le organizzazioni che sono riuscite a rispondere in continuità con il proprio business e troppe le realtà che sono state costrette a interrompere la propria routine produttiva. Al primo vero test di resilienza produttiva su scala nazionale, l’Italia non ha retto. Eppure, la capacità di un’organizzazione di continuare a operare durante un’interruzione non è mai stata così importante come in questi ultimi mesi.
È arrivato il momento per gli imprenditori, i liberi professionisti, gli artigiani, di garantire la salubre convivenza all’interno di stabilimenti e uffici.
L’ATTESTAZIONE: SICUREZZA E SALUBRITÀ A IMPATTO ZERO
Si chiama Covid Protection ed è un vero e proprio piano anti-covid, contraddistinto da un approccio multitasking grazie a procedure e strumenti studiati ad hoc dai tecnici esperti ASACERT, per essere ancora più utili e vicini alle organizzazioni di tutte le dimensioni e in ogni luogo d’Italia, accompagnandole nella fase di riavvio e prosecuzione delle attività, negli uffici e negli stabilimenti produttivi.
La ratio è garantire la salubrità e la sicurezza degli ambienti di lavoro, minimizzando l’impatto delle misure di contenimento del virus durante le attività quotidiane e facendo in modo che le imprese si concentrino sul business. ASACERT provvede a verificare che l’organizzazione metta in pratica i 14 punti sulla sicurezza, previsti dal proprio Regolamento di Attestazione Protocollo Covid Protection. Al termine dell’attività di verifica ASACERT rilascia un apposito report contenente un riassunto delle attività effettuate e dei risultati emersi. In caso di esito positivo verrà emesso un attestato di conformità.
IL MONITORAGGIO MEDICO: SEMAFORO VERDE PER LE AZIENDE
In collaborazione con la prestigiosa Cattedra di Microbiologia Clinica dell’Università degli Studi di Milano, ASACERT attiva il servizio di Monitoraggio medico, che completa il folto pacchetto di servizi anti-covid offerti.
Si tratta di uno strumento che fornisce un focus sulla salute del personale aziendale: uno screening epidemiologico articolato in due test sierologici (IgM-IgG) con risposta immediata, un protocollo serio che prevede esami ripetuti con cadenza mensile per almeno tre mesi. L’obiettivo è individuare soggetti asintomatici o paucisintomatici che potrebbero costituire fonte di contagio involontaria nell’ambiente lavorativo (IgM positivi) e individuare quei soggetti che (positivi ad IgG) hanno avuto contatto con il virus ma che, secondo le conoscenze attuali, non sono infettivi.
L’indagine su base mensile ravvisa la sua motivazione, come specificato dai responsabili della Cattedra di Microbiologia Clinica dell’Università degli Studi di Milano, nel fatto che il risultato di questi test – se positivo – rappresenta una sorta di semaforo verde per le organizzazioni che stanno riavviando o proseguendo le proprie attività, ma, come tutti i semafori, ha durata breve: l’eventuale “immunità” è al momento solo temporanea, nella speranza che un efficace vaccino debelli il virus. È necessario ripetere i test ogni 30 giorni. Da qui la necessità di un vero e proprio “monitoraggio”, effettuato per un arco di tempo iniziale di 3 mesi, estendibile su richiesta.
Grazie al monitoraggio medico, così efficacemente strutturato, il datore di lavoro è costantemente consapevole del livello di rischio di contagio all’interno della propria organizzazione, scongiurando potenziali danni economici, organizzativi e legali.
I CONTENZIOSI INAIL: COME EVITARLI
La malattia da Covid-19 si qualifica come un rischio che incombe potenzialmente sulla quasi totalità dei lavoratori. Il datore di lavoro è titolare della posizione di garanzia rispetto al rischio che i suoi stessi dipendenti o terzi contraggano il virus in ambiente lavorativo. Sono già oltre 43.000 le denunce che si sono abbattute sugli imprenditori italiani. L’unica strada da percorrere per mettersi al riparo da guai giudiziari è dimostrare di aver implementato tutte le procedure previste dalla legge in tema di tutela dei lavoratori e di terzi. Dimostrarlo non sarà facile, se l’imprenditore non si avvale di sistemi e protocolli che gli consentono di dotarsi di un’attestazione prodotta da un ente professionale certificato e che garantisca la prova di aver messo in campo tutte le strategie utili alla sicurezza dei propri lavoratori e di terzi (fornitori, visitatori ecc.), schermandosi da contenziosi civili e penali.
È necessario dotarsi di strumenti che, come Covid Protection, sono capaci di agire in modo tempestivo, per essere reattivi e immediati nell’individuazione strategica dei livelli di rischio e delle attività da intraprendere per prevenirli e fronteggiarli.
“A uno shock senza precedenti, è cruciale reagire facendo valere la propria capacità di adattamento e mettere in campo competenze liquide. L’intento è rendere la quotidianità degli imprenditori italiani più serena possibile, minimizzando gli oneri organizzativi, in modo da concentrarsi sul business con atteggiamento resiliente e vincente. ASACERT ha messo a punto una strategia organizzativa a largo spettro, per essere ancora una volta la leva che consente alle imprese di dare il massimo, con il minimo sovraccarico.”