Il Covid-19 cambia i sinistri

28/10/2020 Autore: Redazione ANRA

il-covid-19-cambia-i-sinistri

Secondo un report AGCS, alcune richieste di indennizzo per danni e rc sono diminuite, ma sono cresciute le denunce legate alle conseguenze del blocco delle attività e ai cambiamenti nelle supply chain

La pandemia di Covid-19 è uno dei più grandi eventi dannosi della storia sia per le aziende sia per gli assicuratori. L'epidemia di coronavirus ha ridotto il rischio in alcune aree e, allo stesso tempo, lo ha modificato e accentuato in altre. La mutazione di alcuni trend sociali ed economici potrebbe far evolvere l'esposizione al rischio nel medio e nel lungo periodo. Secondo quanto emerge dal nuovo rapporto “Covid-19 – Cambiamento nell’andamento dei sinistri” di Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS), con la riduzione dell'attività economica durante le fasi di lockdown, gli indennizzi property e liability sono diminuiti, soprattutto nel settore dell'aviazione e del trasporto merci, ma anche in molti altri settori grazie a un numero inferiore di incidenti sul lavoro, sulle strade e nei luoghi pubblici. Maggiore invece l’esposizione per la crescente dipendenza dalla tecnologia, il passaggio al lavoro da remoto, la riduzione dei viaggi aerei, l'espansione dell'energia verde e delle infrastrutture e il ripensamento delle supply chain globali.
Le stime variano, ma secondo i Lloyd's il settore assicurativo dovrebbe essere attualmente esposto per sinistri legati alla pandemia fino a 110 miliardi di dollari nel 2020. AGCS ha riservato circa 488 milioni di euro per i sinistri relativi al Covid-19, soprattutto per la cancellazione di eventi dal vivo e l'interruzione delle produzioni cinematografiche o di film nell'industria dell’entertainment.

Cosa aumenta e cosa diminuisce
In conseguenza delle misure prese per arginare il contagio da Covid-19, i sinistri in alcuni rami di attività, come le assicurazioni per l’entertainment, hanno subito un forte aumento, mentre le richieste di risarcimento per danni a property e liability sono diminuite durante il lockdown.
Le denunce di sinistro dovute a incidenti stradali, danni alla persona o infortuni sul posto di lavoro hanno subìto un rallentamento per il grande numero di persone che sono rimaste a casa e per la chiusura temporanea di molti negozi, aeroporti e aziende durante i periodi di blocco in tutto il mondo. AGCS ha anche notato un impatto positivo sulla liquidazione dei sinistri negli Stati Uniti, dovuta alla sospensione dei processi e delle attività nei tribunali. Alcune parti attrici e querelanti sono state più disponibili a negoziare accordi extragiudiziali invece di scegliere di aspettare molto tempo prima di vedere accolta la loro richiesta in tribunale In generale, è probabile che l'attività di liquidazione dei danni si intensifichi dopo la ripresa dell'attività economica.

Come è cambiato e cambierà l'andamento dei sinistri in alcuni rami assicurativi

Aviation
L'industria aeronautica ha visto finora pochi sinistri direttamente collegati alla pandemia. In un numero limitato di denunce di responsabilità civile, i passeggeri hanno citato in giudizio le compagnie aeree per cancellazioni o interruzioni. Gli incidenti di scivolamento e caduta negli aeroporti sono diminuiti con la massiccia riduzione del traffico aereo globale, che nell'aprile 2020 ha registrato un calo record del 94% su base annua.
Con la flotta aerea mondiale ferma a terra, le esposizioni ai sinistri sono cambiate e possono creare nuove concentrazioni di rischio: ad esempio, i velivoli potrebbero essere esposti ai danni da eventi atmosferici come uragani, tornado o grandinate, inoltre aumenta il rischio durante gli spostamenti o di incidenti a terra con potenziali costose richieste di risarcimento.

Property e Business interruption
Gli indennizzi per danni alle cose non sono stati influenzati in modo significativo dal Covid-19, in quanto i fattori che normalmente portano ad un sinistro come gli eventi atmosferici non sono correlati a questa situazione. È però da considerare che il riavvio di una fabbrica è un vero stress test e la ripresa, con il conseguente intensificarsi dell’attività nelle linee di produzione, può aggravare il rischio di guasti e danni ai macchinari e persino di incendi ed esplosioni. Inoltre, visto il minor numero di persone presenti sul posto di lavoro, le ispezioni e la manutenzione potrebbero essere ritardate o ci si potrebbe accorgere troppo tardi dello sviluppo di incendi o dei danni causati dall’acqua, aumentando così l’incidenza degli stessi.
Il Covid-19 ha causato chiusure e interruzioni di attività a livello globale che spesso possono non essere coperte, vista l’assenza di danni materiali, fattori essenziali della copertura. Tuttavia, la pandemia ha avuto un impatto diverso sulla liquidazione dei sinistri di interruzione dell’attività standard (BI). Da un lato, il fermo delle fabbriche non ha procurato grandi indennizzi di BI, in quanto molti produttori, i loro clienti e fornitori hanno chiuso o ridotto la produzione. Al contrario, l’applicazione di effettive misure di contenimento durante il lockdown ha portato a sospensioni più lunghe e costose.

Assicurazione Responsabilità Civile amministratori (D&O)
Le richieste di indennizzo per responsabilità civile sono solitamente spalmate sul lungo periodo e con ritardi nelle denunce, quindi casi per responsabilità verso terzi e verso i lavoratori relativi al Covid-19 possono non essere ancora noti. Un certo numero di focolai di coronavirus è stato collegato ad ambienti di lavoro ad alto rischio come palestre, casinò, case di cura, navi da crociera o impianti di lavorazione nell’industria alimentare.
Un'ondata di insolvenze e i relativi contenziosi potrebbe essere una potenziale fonte di richieste di risarcimento per le polizze D&O. La pandemia potrebbe scatenare controversie contro le società e i loro amministratori e dirigenti, laddove i consigli di amministrazione non si siano adeguatamente preparati ad affrontare un tale momento di crisi o periodi prolungati di riduzione dei ricavi.

Trend a lungo termine
Il Covid-19 sta accelerando molti cambiamenti, come la crescente dipendenza dalla tecnologia e la consapevolezza delle vulnerabilità delle complesse catene di fornitura globali. In futuro, molte aziende dovranno rivedere e ridurre i rischi delle loro supply chain e costruire una maggiore resilienza, con una riorganizzazione delle aree di produzione critiche. Una tale azione avrebbe probabilmente un impatto sulla frequenza dei sinistri e sui costi di eventuali future interruzioni dell'attività.
Nel frattempo, la crescita del lavoro da remoto avrà come conseguenza il fatto che in futuro le aziende potrebbero avere un patrimonio immobiliare più basso e meno dipendenti in loco, ma esisterebbe un corrispondente aumento dei rischi informatici e di quelli relativi alla responsabilità nei confronti dei lavoratori.