Ricerca "LE MODALITA’ LAVORATIVE DOPO IL LOCK DOWN: QUALE SMART WORKING?"

11/11/2020

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La versione completa della seconda indagine condotta da ANRA e Aon sulle modalità lavorative sperimentate in Italia negli ultimi mesi.

Nei mesi di fase acuta dell’emergenza Covid19, durante il periodo del lock down, aziende e professionisti hanno sperimentato modalità lavorative frutto di un’imposizione d’urgenza, spesso improvvisate, da più voci impropriamente definite Smart Working, ma più correttamente riconducibili all’ambito del Remote Working.

A conferma di ciò, i risultati di un’indagine condotta ad inizio maggio da ANRA e Aon sul tema del lavoro in remoto rilevavano come problematiche più diffuse quelle relative alla pianificazione, gestione e controllo delle attività, allo stato d’animo dei lavoratori, al senso di solitudine e alla mancanza di strumentazione idonea. Problemi che avrebbero sicuramente pesato meno senza tutte le limitazioni imposte dal lock down, o con più tempo per organizzare la transizione.

Con la graduale riapertura delle attività, nella cosiddetta fase 2, la situazione si è andata normalizzando, pur con il permanere di una serie di misure precauzionali, e ha dato ad aziende e professionisti un’occasione per riflettere su come trasformare un esperimento emergenziale in un incubatore per una maggiore sostenibilità del lavoro. Come si sono mosse le imprese e i professionisti? È cambiata la percezione dei vantaggi e svantaggi delle nuove modalità lavorative? Sono state diverse le problematiche, nel nuovo contesto?

Sono alcune delle domande a cui ANRA e Aon danno risposta con questa nuova indagine, condotta tra fine luglio e inizio settembre 2020. Il panel destinatario sono stati gli iscritti al portale ANRA, una mailing list con circa 12.000 nominativi del mondo del risk e insurance management, assicurativo, imprenditoriale, peritale, dei servizi professionali (consulenti, avvocati, commercialisti).

Quanto emerso non solo restituisce una fotografia preziosa di come è cambiato l’approccio del tessuto imprenditoriale italiano alle modalità di lavoro alternativo, ma individua anche importanti tendenze che lo condizioneranno fortemente nel prossimo futuro.

Documenti

Seconda ricerca SW ANRAAon.pdf

5,2 MB