Cresce l’interesse per le soluzioni captive

23/11/2020 Autore: Maria Moro

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Le condizioni sempre più stringenti del mercato assicurativo stanno inducendo gli attori del settore e le grandi società a puntare su forme tradizionali o innovative di ritenzione del rischio

Se già nell’ultimo biennio il mercato assicurativo si è mostrato difficile, le conseguenze della pandemia di Covid-19 hanno accentuato la tendenza a una rigidità che molte aziende clienti male accettano. Il contesto di incertezza e di rischi emergenti è difficile per le compagnie assicurative come per le imprese, che faticano a trovare soluzioni di trasferimento del rischio per loro accettabili. Questo trend è alla base di un maggiore protagonismo delle soluzioni captive, per chi già se ne era dotato e per chi le utilizza per la prima volta, una modalità che riscuote interesse in tutti i settori e in ogni area geografica.
Per la nascita di compagnie captive le ragioni tipiche sono ancora oggi i fattori determinanti, ma ci sono molti segnali di un incremento nell’utilizzo di queste soluzioni di trasferimento del rischio. Va poi considerato che si tratta di soluzioni che richiedono scelte strategiche a lungo termine per utilizzarne i vantaggi assicurativi e finanziari nel lungo periodo. Questa tipologia di soluzione rappresenta per le grandi imprese una serie di vantaggi, tra cui un maggiore controllo sulla gestione e sul finanziamento del rischio, l’autonomia nel controllo delle perdite e delle strategie di mitigazione dei sinistri. Tutti questi aspetti fanno ritenere che le soluzioni di autoassicurazione potranno restare rilevanti anche quando il mercato tornerà ad avere migliori condizioni di sottoscrizione.
Se un'azienda ritiene che il proprio profilo di rischio non sia cambiato, ma si trova a dover comunque far fronte a crescenti costi per il suo trasferimento, avendo la capacità finanziaria per farlo opterà per trattenere un rischio maggiore, e le captive risultano essere il mezzo più adatto.


Aumenta l’interesse anche per le coperture non tradizionali
Il Captive Report 2020 di Commercial Risk Europe riporta le opinioni di una serie di compagnie sull’attuale situazione del mercato e sulle opzioni verso soluzioni captive o altre formule innovative che si stanno affermando: tra queste opzioni, alcune aziende strutturate puntano a trattenere la maggior parte dei propri rischi, altre di meno dimensionate pensano ad azioni combinate con imprese di pari livello per condividere una parte del rischio.
Detto questo, le compagnie sono consapevoli che molti clienti stanno optando per soluzioni captive: il "The 2020 captive landscape report: captives offer value in uncertain times" realizzato da Marsh, conferma che la maggioranza dei titolari di captive prevede di aumentare il loro utilizzo in risposta alle mutevoli condizioni del mercato assicurativo e il 59% prevede di aggiungere più linee di copertura, aumentando la ritenzione del rischio o creando una nuova captive. Ciò che appare è una forte crescita dei premi lordi nel comparto captive soprattutto per quanto riguarda le linee non tradizionali, coperture all risk, D&O, supply chain, business interruption e contingent business interruption ma anche credito commerciale e fidejussioni. Un esempio evidente è quello delle grandi società di servizi informatici che rischiano di avere grosse esposizioni sul rischio cyber: anche in questo caso la soluzione captive permette di contenere i costi e gestire meglio il trasferimento del rischio.
In sintesi, secondo le previsioni le attuali condizioni di mercato sfavorevoli continueranno a peggiorare nel prossimo periodo, ed è probabile che i titolari di captive continueranno a indagare l’utilità di tale strumento per la mitigazione del rischio.
A questo link il report completo.