È attivo il progetto Ruschlikon in Italia
09/12/2020 Autore: Redazione ANRA
La collaborazione tra alcuni attori del mercato assicurativo ha dato vita ad una piattaforma per la gestione del processo dei rischi acquisiti nel mercato
I tempi sono maturi per concretizzare l’iniziativa Ruschlikon, che per otto anni era rimasta teoria: la strumentazione digitale e il concreto interesse dei player del mercato assicurativo hanno permesso di avviare – prima in Francia nel 2018, poi il Italia e Spagna e ora anche in altri paesi - piattaforme di scambio per i mercati assicurativi nazionali. L’obiettivo del progetto è di creare gli strumenti (basati su piattaforma Acord) per rendere più diretti e semplici gli scambi contabili nel mercato assicurativo, prima nazionale e poi con collegamenti internazionali.
Il Progetto Ruschlikon a livello globale ha sviluppato standard per tutto il processo, che vanno dalla fase originaria di acquisizione del rischio sul mercato primario fino alla riassicurazione.
In particolare, il Progetto Ruschlikon Italia (RIGI) – che a settembre ha ricevuto il via per l’implementazione del modello per il mercato italiano sul business case proposto dal gruppo di lavoro – sta lavorando alla digitalizzazione del processo tecnico-contabile riassicurativo.
Il gruppo di lavoro italiano vede attualmente la partecipazione di diversi attori del settore assicurativo, rappresentati da Ania, dalle compagnie Amissima, AXA, Cattolica, Europe Assistance, Sara e Unipol Sai, dai broker AON Benfield e Guy Carpenter, dai riassicuratori Swiss Re, SCOR, Munich Re, Gen Re, Hannover e Mapfre Re a cui si aggiungono come IT provider DXC, C Consulting e MSG-SAP. L’obiettivo è comunque quello di allargare la platea alle organizzazioni interessate a condividere il progetto.
I progetti hanno base nazionale, ma via via che saranno implementate nei diversi paesi le piattaforme si potranno interconnettere, così che lo scambio digitale di dati tecnico-contabili possa avere maggiore efficienza e sicurezza, oltre che avvenire sulla base di uno standard condiviso a livello mondiale. In questo modo, si legge nella nota rilasciata, “gli assicuratori italiani che già operano, o intenderanno farlo, oltre i confini nazionali, avranno una ulteriore chance per rendere efficienti e convenienti gli scambi tecnico-contabili con i propri partners”.